Genesi: l'annuncio shock
E’ il 29 gennaio 2024 e su X (Twitter) compare un tweet che segnerà la storia. L’autore, manco a dirlo, è Elon Musk:
Il primo essere umano ha ricevuto ieri un impianto da @Neuralink e si sta riprendendo bene.
I risultati iniziali mostrano un promettente rilevamento dei picchi neuronali.
Entusiasmo e Isterismo
Non avendo alcuna informazione sul Paziente 1, i commenti sono stati davvero di ogni tipo. In tanti hanno manifestato l’entusiasmo per il progresso incredibile portato avanti da un uomo che, seppur criticato, sta indubbiamente contribuendo a scrivere la storia del presente e del futuro prossimo. Gli Entusiast, quindi, hanno colto il modo giusto questo tweet come il superamento delle limitazioni fisiche e cognitive, come l’avanzamento della medicina e della ricerca scientifica e diciamolo: come miglioramento delle capacità umane.
Gli isterici invece hanno invaso il social con un maremagnum di disfattismi: l’essere umano scomparirà, perderemo il lavoro, saremo controllati e sorvegliati dai governi, non godremo più di libertà intellettuale, etc.
Forse sarebbe bastato informarsi prima di gridare al complotto planetario. Proviamo quindi a fare un po’ di chiarezza. Esattamente, cos’è un Neuralink?
Wait: ma che cos'è Neuralink?
In parole MOLTO semplici, della dimensione di un bottone, Neuralink collega il cervello umano ad un computer.
Non avendo il nostro corpo delle porte USB comuni (per fortuna), Neuralink accede al cervello attraverso sottilissimi fili elettrodi che (impiantati sul cervello) registrano l’attività neurale e trasmettono informazioni al computer connesso. In parole povere, se VOGLIO una cosa, la PENSO e il computer la esegue per me.
Paziente 1: ma seriamente funziona?
Ce lo stavamo chiedendo in tanti e… si. Sembra proprio che funzioni. E ciò lo dobbiamo al PAZIENTE 1, che a distanza di due mesi dall’annuncio si è palesato al mondo intero, con un tweet che considero EPICO.
(riferendosi alla precendente proprietà) Twitter mi ha bannato perchè pensava io fossi un roBOT, e Elon Musk e X mi hanno reintegrato perchè lo sono. Davvero geniale Noland Arbaugh, che ha 29 anni e, in seguito a un incidente stradale risalente a otto anni fa, convive con una totale paralisi del corpo, dalle spalle in giù.
I primi esercizi di telepatia fino a... Super Mario Kart!
Nel video diffuso ieri 22 Marzo, un emozionatissimo Noland visita la sede di Neuralink concedendo una lunga intervista allo team interno all’azienda. Vengono mostrati momenti delle giornate di Noland “connesso” a Neuralink e i suoi progressi. In brevissimo è riuscito ad integrarsi con il nuovo sistema.
Nel primo contributo video (foto a sx), si esercita a seguire, su schermo, un pixel in movimento che lui deve – con il pensiero – spostare nel punto indicato della mappa. Grande applauso in sala. Ma in progressi non finiscono qui.
Nel secondo video contributo (foto a dx), viene mostrato come, a distanza di pochi giorni, Noland sia già in grado di usare il pensiero in alternativa al Joypad per giocare a Super Mario Kart in famiglia.
Che dire, PRODIGIOSO. Stiamo parlando di TELEPATIA. Ed è solo l’inizio, è solo il paziente 1. Immaginate la dignità resa a questa persona che, prima di oggi, doveva necessariamente affidarsi a strumenti “esterni” al proprio corpo.
Sono certo che Noland, venerando Elon Musk, ci aggiornerà nel tempo con tutti i suoi progressi e non vedo l’ora di vedere i prossimi video!!
Vieni, vieni, vieni!
In un film che amo tantissimo, Ricomincio da tre, Massimo Troisi – nell’attesa che si liberi l’unico bagno di casa – ogni mattina si esercita fissando un vaso con l’intento di spostarlo con il pensiero. Riuscendoci risolverebbe tutti i problemi economici della sua vita. Non è certamente un applicazione ambita da Neuralink ma adoro pensare a questo parallelismo con la telecinesi del compianto artista napoletano.
Conclusioni
L’introduzione di Neuralink segna un entusiasmante passo avanti nell’evoluzione dell’umanità.
Questa tecnologia promette di superare le limitazioni fisiche e cognitive, migliorando la qualità della vita e aprendo nuove possibilità di scoperta e innovazione.
Sono entusiasta di vedere come Neuralink possa contribuire al progresso della medicina, della ricerca scientifica e al potenziamento delle capacità umane, offrendo un futuro più luminoso e promettente per tutti.
Personalmente ho un’altissima considerazione dei progressi nell’ambito health-care. Tutto ciò che ci consentirà di prevenire e curare, ci aiuterà a vivere una vita (umana!) senz’altro migliore.